orso slovenia

Carlo Sebastiani, fondatore di Impronte nonché grande appassionato di fotografia naturalistica, ci racconta il suo primo incontro con gli orsi della Slovenia. Un resoconto emozionante, che vi farà vivere attraverso i suoi occhi l'incontro mozzafiato con queste maestose creature.

 

Arriviamo al lodge (rifugio) dopo appena un’ora dal confine italiano, ad accoglierci c’è il manager. Mentre scarichiamo la nostra attrezzatura mi cade l’occhio sull’ambiente circostante, un susseguirsi di colline verdi e foreste all’interno del Parco Nazionale di Risnjak; capisco subito che quella che stiamo per affrontare sarà un’esperienza unica all’interno di un ambiente naturale davvero spettacolare. Ci sistemiamo nelle nostre camere velocemente, il pranzo ci aspetta nella sala comune.

 

lodge

 

Non vediamo l’ora di iniziare la nostra avventura, così dopo pranzo partiamo subito con il van dell’organizzazione per raggiungere il primo appostamento. Arrivati ad un parcheggio, ci incamminiamo per circa 30 minuti all’interno della foresta con i nostri zaini carichi di attrezzatura fotografica ed il cuore colmo di speranza… chissà quali creature meravigliose riusciremo a fotografare!

I capanni per gli avvistamenti sono dislocati in varie aree e ad ognuno di noi ne viene assegnato uno. La prima sensazione è quella di entrare in un forno, un caldo incredibile considerando che siamo a luglio e ad un’altezza di circa 600 mt. Mi spiegano che la temperatura interna è dovuta al fatto che i capanni sono ermetici per far sì che gli orsi, estremamente sensibili, non avvertano nessun tipo di rumore o movimento. Sistemo quindi le mie macchine fotografiche attraverso delle fessure apposite che lasciano uscire dal capanno solo l’obiettivo. Comincia così l’attesa. Nel frattempo alcuni uccelli come tortore e ghiandaie arrivano attirati dal mais che viene distribuito per richiamare gli orsi. Anche se la scena fa venir voglia di iniziare a scattare, purtroppo è meglio non fotografare per evitare che il rumore della macchina fotografica possa insospettire la fauna. Durante il briefing iniziale ci hanno spiegato, infatti, che ogni piccolo rumore o movimento potrebbe mettere in allarme l’orso bruno sloveno (arsus Arctos Arctos) ma non solo, visto che i circa 800 individui condividono la foresta con altri animali come linci, lupi, daini e… cacciatori (ahimè).

 

capanno

 

Ben presto mi rendo conto che questa esperienza richiede estrema pazienza: passano infatti le prime due ore senza alcun tipo di avvistamento. Nel frattempo leggo, mi distraggo e cerco di immaginare come sarà il primo incontro, quando all’improvviso avverto un movimento alla mia destra: un daino furtivo ed elegante che passeggia proprio davanti al capanno. Io sono qui per osservare gli orsi, ma è così bello e innocente che è impossibile trattenere la voglia di scattargli qualche foto. Click! Il daino mi guarda con i suoi grandi occhi espressivi e svanisce nella foresta. Che scarica di adrenalina!

 

daino

 

Mi rimetto pazientemente seduto in compagnia dei miei pensieri e intanto cerco di guardare oltre la foresta immaginando che un orso o due possano decidere di mostrarsi. Ma c’è qualcosa tra le foglie! Tondo e peloso… è un orecchio! Come d’incanto sbuca il muso di un cucciolo di orso dal pelo biondastro che annusa l’aria. Pian piano si avvicina, si guarda intorno e comincia a rovistare per terra in cerca di qualcosa da mangiare. È così maestoso e possente, ma allo stesso tempo sembra innocuo e tenero. Quelli presenti in quest’area sono una sottospecie della famiglia degli orsi bruni, possono pesare fino a 300 kg e hanno un manto che talvolta vira al biondo. Dopo pochi minuti ecco che ne arriva un altro, probabilmente sono fratelli e quasi adulti. È davvero straordinario vederli insieme mentre mangiano e controllano ogni piccolo movimento intorno a loro. Sono fortunato perché la visita dei due orsi dura circa mezz’ora, durante la quale si muovono sinuosi avanti e indietro, salgono sulle rocce, osservano, mangiano e poi, così come sono arrivati, in un attimo spariscono nella fitta foresta.

 

orsi

 

Ma ormai è quasi buio e anche noi siamo pronti a rientrare. Infatti poco dopo vengono a prenderci e con alcune misure di sicurezza usciamo dal capanno e ci incamminiamo verso il van che ci riporterà dritti all’albergo.

È stata una giornata piena di emozioni e il mio primo incontro con l’orso sloveno non poteva andare meglio! Davvero un’eccitante esperienza che porterò sempre con me.

 

orso

 


 

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